пятница, 22 января 2010 г.

Fagotto ciccione alla crema

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Lo so, lo so, che siamo tutti a dieta dopo le feste, ma se uno ai primi di gennaio ha un compleanno in famiglia, cosa può fare? mica portare a tavola la mezza torta di nocciola avanzata o riproporre il torrone, no? una tortina proprio ci vuole. Quando l’ho iniziata questa torta non avevo le idee molto chiare su cosa fare, volevo qualcosa di assolutamente non asciutto, volevo preparare dei fagottini mono-porzione, ma poi mi sono accorta di non avere degli stampini adatti, per cui ho piazzato il tutto in uno stampo da budino e realizzato un unico fagotto bello ciccione, sperando che venisse come ce l’avevo in mente io. Ebbene devo dire che il risultato è stato vera fonte di soddisfazione personale.

 Fagotto ciccione alla crema

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia pronta (santa e benedetta)
2 uova intere
70 gr di zucchero
1 cucchiaio di farina
300 ml latte p.s.
1/2 cucchiaino di cannella
1 mela renetta
poco zucchero a velo
Preparare una crema montando con la frusta le uova con lo zucchero, unire un cucchiaio di farina, mettere sul fuoco e aggiungere il latte. Mescolare fino a quando la crema rapprende leggermente (non deve essere troppo densa), togliere dal fuoco, aromatizzare con la cannella e mentre si intiepidisce aggiungere la mela sbucciata e tagliata a cubetti. Sistemare la pasta sfoglia in uno stampo da budino (o in una teglia piccola) foderato con la carta forno. Metterci dentro la crema e ripiegare i bordi come a chiudere un fagotto. Infornare in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti. Lasciar raffreddare completamente nello stampo, poi mettere in un piatto e tenere in frigo per un paio d’ore prima di servire con una spolverata di zucchero a velo.
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Ciò che poi ha reso il momento della torta degno di nota e memoria, è stato l’abbinamento con un vino straordinario. Non lo conoscevo, fino a poche settimane fa ne ignoravo l’esistenza ed ora ne sono letteralmente innamorata. Aldilà del colore ambrato lucido bellissimo e della consitenza invitante, aldilà dell’intensità olfattiva e della finezza, è l’ampiezza olfattiva che lo rende strabiliante nelle note nette e variegate di vaniglia, mandorla, fiori d’arancio, pesca essicata, finocchietto, tabacco dolce, smalto, uniti alla più caratteristica nota ossidativa leggermente boisè, tutti in perfetta successione. Una vera esperienza sensoriale. In bocca è elengantissimo, perfettamente equilibrato, e di persistenza infinita. Ancora una volta il carattere della Sicilia un po’ aristocratica dei bei salotti, tradotto perfettamente in un vino indimenticabile.
‘DONNA FRANCA’ MARSALA SUPERIORE RISERVA SEMISECCO AMBRA CANTINE FLORIO
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